Gentile collega,
Come sempre per i più veloci leggere almeno la riga in rosso alla fine.
Fate la ricongiunzione per tempo
Le novità che hanno avuto più impatto in Inarcassa negli ultimi anni sono la pensione di vecchiaia anticipata e la ricongiunzione gratuita.
Sulla pensione di vecchiaia anticipata ho già scritto ed è la novità più interessante scaturita dall’ultima riforma 2012 dettata dalla Fornero con le sue regole.
In buona sostanza, un iscritto a Inarcassa, visto che a 63 anni può anche essere stanco di lavorare, con certi requisiti, ha comunque diritto ad andare in pensione anticipata rispetto ai 65 anni regolari, con una riduzione, per tutta la durata, sulla pensione che otterrebbe.
Quando lo hanno detto a Renzi gli è sembrato l’uovo di Colombo per risolvere il problema degli esodati e l’ha incautamente annunciato, in realtà questa cosa la può fare una Cassa che cerca di accumulare i versamenti per creare un montante da cui ricavare l’erogazione della pensione, non lo può fare una previdenza pubblica che tutto quello che incassa nell’immediato lo gira nelle pensioni e chiede allo Stato quanto gli manca, così per chi è attento a queste cose avrà letto dello strano marchingegno che stanno cercando di partorire sotto forma di prestito finanziato da banche ecc…, ma che non riguarda gli iscritti a Inarcassa.
Il gradimento della norma della pensione di vecchiaia anticipata è totale perché chi ne ha i requisiti la chiede.
Una seconda norma, figlia della riforma, ma che ancora ha solo inarcassa è la ricongiunzione gratuita.
In buona sostanza, in passato, un lavoratore nella sua carriera poteva fare più di un lavoro diverso soggetto a forme di previdenza diverse e, quindi, si poteva trovare a fine carriera, se non poteva sostenere onerosi costi di ricongiunzione, a non avere maturata in nessuna di queste un diritto a ricevere una pensione; per risolvere questo problema è nato l’istituto della totalizzazione.
Inarcassa ha superato il problema perché, valendosi del calcolo contributivo della pensione, ha potuto istituire la ricongiunzione gratuita e, quindi, ora, in questo momento, tutti quanti gli iscritti si stanno muovendo a chiedere la ricongiunzione degli spezzoni di versamenti prodotti in altre casse di previdenza.
Questi due fattori hanno prodotto un intasamento dell’ufficio di Inarcassa preposto alla ricongiunzione che fatica a rispettare i tempi di lavorazione delle procedure, complice anche la spending review che ha bloccato possibili assunzioni per potenziare l’ufficio, pertanto mentre prima consigliavo di chiedere la ricongiunzione almeno sei mesi prima della data di pensionamento, ora mi sento di consigliare di attivarsi molti mesi prima.
Ringrazio per l’attenzione e invio i miei più cordiali saluti
Giuliano Arbizzani
Cesena, lì 2.7.2016