Assistenza

Gentile collega,

dicono che mi dilungo troppo e, quindi, per tutti gli iscritti è essenziale cercare e leggere almeno i quattro blocchi di testo con caratteri rossi e metabolizzarli, il resto a chi interessa.

ATTUALI SVILUPPI

RIDUZIONE SANZIONI

Nei lavori del comitato dopo l’insediamento del nuovo CND sembra che sia prevalsa l’intenzione di procedere ad una riduzione delle sanzioni, il tema, che avevo imposto all’attenzione del comitato l’anno scorso, con uno sparuto gruppo di colleghi e che all’inizio dell’anno era stato bocciato, sembra che ora sia di generale condivisione ed è già stato presentato dal C.d.A. uno studio di riduzione delle sanzioni a mio avviso soddisfacente, non sarà una sanatoria delle sanzioni già erogate ma varrà solo per quelle future, i tempi tecnici sono ancora un po’ lunghi e poi dovrà passare il vaglio del parere dei ministeri che potrebbero vedervi una minaccia alla stabilità economica della cassa e, in linea generale, non sembrano molto d’accordo, quindi potrebbero pretendere rivisitazioni.

MODIFICHE STATUTARIE

In un recente comitato abbiamo definitivamente ratificato, dopo il parere dei ministeri, le modifiche statutarie approvate l’anno scorso.

A seguito della sanguinosa campagna elettorale di quest’anno, il Presidente, ha subito proposto, a inizio quinquennio, sul tavolo, ad un comitato rinnovato per circa un terzo, il tema delle riforme.

I temi affrontati sono quelli dei “professionisti pendolari“, cioè tutti coloro, per esempio, che iscritti all’Ordine e possessori di partita iva, quando sono impiegati nella scuola pubblica devono versare i contributi previdenziali a InpsGs e, quando non fanno supplenze o, magari, nella pausa estiva, non sono dipendenti, devono iscriversi a Inarcassa; l’idea è di “salvarli” dall’esosità di InpsGs (27% contro il 14,5%), vedremo.

Secondo tema la razionalizzazione del Comitato Nazionale dei Delegati che arruola almeno un ingegnere e un architetto per provincia e, quindi, assomma a circa 230 delegati cioè un mezzo esercito, ho provveduto, nell’ultimo comitato nazionale, a reillustrare lo studio di razionalizzazione che avevo prodotto nel 2013 e, in seguito, è stato impegnato il C.d.A. a produrre una proposta operativa interamente basata sullo sviluppo del mio studio, anche qui vedremo.

LO STATO NON È PIÙ UN CATTIVO PAGATORE

Quando è stata istituita l’indennità di maternità che eroga alle iscritte: “i cinque dodicesimi dell’80% del reddito professionale percepito e denunciato ai fini IRPEF dalla professionista iscritta nel secondo anno anteriore a quello dell’evento”, cioè in buona sostanza di solito circa €.5.000,00 lordi, ma al massimo €.24.795,00 lordi, lo Stato si era impegnato a corrispondere a Inarcassa una quota del contributo, i cui versamenti però erano in forte ritardo, a inizio ottobre sono stati riversati a Inarcassa circa 26,5 milioni di euro per i contributi fino al 2013 e, a novembre, sono stati riversati circa altri 5 milioni di euro per i contributi del 2013.

I soliti sofisti hanno detto che normalmente soldi arretrati generano degli interessi ma sono stati prontamente tacitati nella gioia generale.

SIAMO PROPRIETARI DI UN PO’ DELLA BANCA D’ITALIA

Inarcassa ha acquistato Azioni della Banca D’Italia per €.225 milioni, una quota pari al 3% (valore stimato della Banca D’Italia €.7,5 miliardi).

Le più grandi casse sono intervenute assieme ad Inarcassa ed oggi il 10,54% di Banca D’Italia è di casse private nella misura di

3,00% Inarcassa

3,00% Cassa Forense

3,00% Enpam (medici e odontoiatri)

0,54% Cassa Ragionieri

Si tratta di un investimento nel lungo periodo che potrebbe avere un buon ritorno economico per la cassa, aiuta anche la Banca D’Italia e la mantiene in mani italiane.

FONDAZIONE INARCASSA E FATTURA ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Se Inarcassa sostiene la professione sostiene sé stessa e, quindi, ha creato la Fondazione Inarcassa con questo preciso scopo.

La Fondazione si sostiene con i fondi di Inarcassa e, quindi, non ha alcun bisogno di un sostegno economico degli iscritti Inarcassa, però, sindacati a parte, è forse l’unico organismo volto esclusivamente al sostegno dei liberi professionisti.

Un associazione che non ha aderenti non rappresenta nessuno e, quindi, non ha alcun valore, per questo sono necessarie adesioni volontarie e il contributo di iscrizione è assolutamente simbolico di €.12 all’anno cioè un euro al mese.

Chiedendo cosa ha fatto la fondazione posso dire che le azioni sono difficilmente visibili ma molto importanti, allego un rapporto completo sull’ Attività Fondazione Inarcassa 2015 dalla quale mi piace estrarre, per esempio, il controllo dell’attività parlamentare con il contrasto allo “split payment” applicato ai liberi professionisti, la sorveglianza sui bandi d’appalto chiamati “le vergogne”, la collaborazione alla scrittura del nuovo codice degli appalti e la collaborazione alla scrittura dello statuto dei lavoratori.

Però l’attività della fondazione è anche rivolta al sostegno dell’attività degli associati e, così, sono presenti diverse iniziative: dalla newsletter con la rubrica giuridica, il monitoraggio legislativo e giurisprudenziale, la formazione online, le convenzioni, i bandi per i finanziamenti europei ed internazionali.

Nel 2015 ha avuto particolarmente risalto, perché anche ripreso e pubblicizzato dalla stampa, l’iniziativa della fatturazione elettronica alle pubbliche amministrazioni con la conservazione decennale delle fatture (gratuita solo per gli iscritti alla fondazione che versano i 12 euro l’anno) che è sicuramente la maniera più economica sul mercato per risolvere questa nuova problematica.

Sono già presenti diverse iniziative per la formazione online (sempre gratuite per gli iscritti) e a gennaio partirà un corso di formazione con 12 CFP online sull’assegnazione dei bandi europei, ma, per esempio, sempre tra breve ci sarà un seminario su Il Regime dei Contribuenti Minimi a confronto con il Regime Fiscale agevolato per Autonomi, ritengo che la partecipazione alla formazione gratuita, online, nel tempo libero, possa assolvere all’obbligo normativo che spesso impatta con gli impegni professionali concomitanti con i vari seminari (sono ancora infuriato perché, per un concomitante impegno professionale, non ho potuto partecipare al corso di aggiornamento di 16 ore, della nostra provincia, sulla prevenzione incendi tenuto dai comandanti, dove, se non partecipi anche solo per un ora, non ti rilasciano l’attestato cogente per il mantenimento dell’iscrizione per la legge 818).

In tema di aneddoti, devo dire che, proprio stamattina, con i miei colleghi ho deciso di comprare un modulo software aggiuntivo ad un programma che noi utilizziamo e, nel pomeriggio, mentre preparavo la mia comunicazione Inarcassa, visitando il sito della fondazione, mi sono ritrovato una convenzione con lo sconto del 40% sull’acquisto di quel software (c’è anche una convenzione per sconti sulle polizze UnipolSai).

Per tutti questi motivi ritengo sia importante iscriversi alla Fondazione Inarcassa e sostenere così la nostra attività professionale. (ma vi risparmio tutti i discorsi sul caffè al mese che in genere mi fanno infuriare perché oramai con tutti quei caffè sono diventato iperteso).

NOVITÀ DELL’ASSISTENZA INARCASSA

Secondo il neo Presidente Giuseppe Santoro:

il raggiungimento di più elevati gradi di solidarietà ed equità, obiettivi fondamentali del nostro operare, costituiranno i principi fondanti del governo della Cassa. …

e cosi qualche nota sulla Assistenza prodotta da Inarcassa.

INDENNITÀ PER INABILITÀ TEMPORANEA

Innanzi tutto bisogna capire la differenza tra “Inabilità”: “l’impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa” e “Invalidità”: “una riduzione della capacità lavorativa”.

A questi stati individuali, quando sono permanenti, corrispondono altrettanti prestazioni previdenziali cioè la pensione di inabilità e la pensione di invalidità.

Qualora l’inabilità sia temporanea quindi in buona sostanza quando si è temporaneamente allettati completamente annebbiati, Inarcassa prevede una prestazione assistenziale: l’ indennità per inabilità temporanea a cui si ha diritto se si possiedono i seguenti requisiti:

— la durata minima dell’inabilità sia superiore a 40 giorni solari;

— l’associato, al momento della domanda, sia iscritto continuativamente ad Inarcassa nei tre anni immediatamente precedente l’insorgenza dell’inabilità e sia in regola nei confronti dell’Associazione con tutti gli adempimenti previsti dallo Statuto. Si prescinde dall’anzianità di tre anni in caso d’infortunio;

— l’associato resti iscritto all’Associazione per tutto il periodo di inabilità all’esercizio dell’attività professionale;

— l’associato non sia già pensionato Inarcassa;

— l’evento inabilitante si sia verificato prima della data di maturazione dei requisiti previsti per la pensione di vecchiaia unificata ordinaria (per il 2014: 65 anni e 3 mesi di età e 30 anni e 6 mesi di iscrizione e contribuzione Inarcassa);

Alla domanda di inabilità deve essere allegato un certificato a valenza medico legale da redigere a cura di medico di struttura Pubblica o medico ASL.

L’indennità è corrisposta, su base giornaliera, a partire dal primo giorno successivo all’insorgenza dello stato di inabilità e viene erogata fino alla guarigione clinica o al recupero della capacità professionale e, comunque, per un periodo massimo continuativo di 9 mesi.

L’indennità giornaliera è determinata in relazione al reddito professionale medio prodotto nei due anni solari precedenti l’evento, rivalutato secondo l’andamento dell’indice ISTAT rapportato in giorni ed è pari:

— al 60% fino al 60° giorno dall’insorgenza dello stato di inabilità;

— all’80% dal 61° giorno per il restante periodo di inabilità.

Risulta importante sapere che la domanda per l’inabilità temporanea deve essere presentata dall’iscritto ad Inarcassa o da un familiare, in caso di suo impedimento, entro trenta giorni dalla data di inizio dello stato di inabilità, entro cioè il periodo nel quale l’iscritto è Inabile per definizione e, quindi, i nostri cari o comunque chi ci è vicino deve essere informato di questa circostanza e preparati ad intervenire entro i termini previsti.

ASSISTENZA SANITARIA

Inarcassa prevede a favore di tutti gli iscritti e i pensionati una polizza base “Grandi Interventi Chirurgici e Gravi Eventi Morbosi” che prevede una serie di rimborsi per interventi di particolare gravità.

È inoltre previsto un “Piano sanitario Integrativo” per il rimborso dei ricoveri e delle spese mediche, in convezione dal costo di € 1.300,00 annuo lordo per ogni associato.

Le due polizze possono essere estese sempre a pagamento in convenzione ai familiari degli iscritti.

Dal 1° gennaio 2015 è RBM Salute S.p.A. (compagnia Assicurativa specializzata nel settore salute risultata vincitrice di una gara d’appalto comunitaria) insieme a Previmedical S.p.A. (partner per la fornitura del servizio sanitario) a gestire la polizza sanitaria base e integrativa.

Non è molto noto né pubblicizzato che nell’ambito della polizza base la Cassa provvede al pagamento delle prestazioni di prevenzione annuale, una volta l’anno, in strutture sanitarie convenzionate (per la provincia di Forlì solo il Primus Forlì Medical Center accanto alla Fiera di Forlì), le seguenti prestazioni:

• Prelievo venoso in ambulatorio

• Colesterolo totale o colesterolemia

• Colesterolo HDL

• Tempo di protrombina parziale (PTT)

• Tempo di protrombina (PT)

• Trigliceridi

• Glucosio-glicemia

• Alaninoaminotransferasi (ALT e AST)

• Aspartatoaminostransferasi (GOT)

• Urea – azotemia

• Esame emocromocitometrico e morfologico completo

• Urine; esame chimico, fisico e microscopico

• Gamma Glutammil – Transpeptidasi (Gamma GT)

• Velocità di sedimentazione delle emazie (VES)

• Antigene Prostatico Specifico (PSA) + visita urologica

• Ecografia prostatica

• Colonscopia anche con asportazione di tessuto a scopo diagnostico

• Colonscopia virtuale

• Esame Colpocitologico cervico – vaginale (PAP-TEST)

• Creatinina

• Ricerca sangue occulto fecale

• Visita cardiologia + ECG

• Visita ginecologica + PAP test

• Ecografia mammaria

• Mammografia

COSA VUOL DIRE CHE INARCASSA RICONOSCE L’INDENNITÀ DI PATERNITÀ?

Ai padri iscritti ad Inarcassa spetta un’indennità per i tre mesi successivi alla nascita del figlio (anziché 5 alla madre), o all’ingresso nel nucleo familiare del minore adottato o affidato, a condizione che la madre non possa fruire di indennità di maternità dal proprio ente di previdenza per il medesimo evento.

È altresì erogata in caso di morte della madre o in caso di affidamento esclusivo del figlio al padre.

È esclusa in caso di aborto e qualora i padri siano titolari di pensione.

L’indennità di paternità spetta nella misura pari all’ 80% di tre dodicesimi del reddito professionale dichiarato ai fini fiscali nel secondo anno anteriore a quello dell’evento.

Manca ancora l’approvazione dei ministeri vigilanti perché la delibera sia operativa.

COS’È LA LONG TERM CARE?

In un recente Comitato Nazionale è stato approvato all’unanimità (non succede mai) il nuovo regolamento del progetto Long Term Care.

Non sarà il massimo, comunque buone notizie per i nostri anziani bisognosi di aiuto.

La Long Term Care (LTC) è la tutela assicurativa per gli interventi assistenziali e sanitari di lunga durata a favore degli associati non autosufficienti, ovvero non in grado di compiere, con continuità e senza un aiuto esterno, le attività elementari della vita quotidiana.

Ai beneficiari Inarcassa garantirà un’indennità mensile, non reversibile, “vita natural durante” (o fino alla riacquisizione dello stato di autosufficienza), purché al momento della richiesta abbiano meno di 75 anni di età e abbiano maturato 5 anni continuativi di iscrizione e contribuzione.

Il Regolamento è soggetto all’approvazione da parte dei Ministeri, pertanto renderò noti i requisiti e modalità di accesso quando diverrà operativo.

SUSSIDI PER I DISABILI

Il sussidio è un sostegno economico, che non dovrà essere restituito, per stati di grave disagio economico contingente e momentaneo che non può tuttavia consistere in infortuni o malattie di lieve entità né essere connesso alla generale difficoltà lavorativa che colpisce la professione.

La Cassa provvede dei sussidi per gli iscritti con figli affetti da grave disabilità.

Sono già presenti norme come:

• reversibilità totale delle pensioni di invalidità e inabilità ai figli con gravi disabilità.

• se nel nucleo familiare sono presenti figli con grave disabilità, essi hanno diritto al 100% della pensione percepita dal deceduto.

Ma il sussidio per figli disabili consiste in una somma annuale liquidata con assegno mensile che decorre dal mese successivo a quello di presentazione della domanda (attualmente 303 euro al mese).

Di recente è stato ampliato il regolamento che ora non prevede limite al numero di sussidi per nucleo familiare (cioè tanti disabili tanti sussidi, non un solo sussidio al nucleo familiare), ed è stato eliminato il tetto reddituale previsto per l’erogazione del sussidio per figli disabili, è stato eliminato il requisito della convivenza qualora il figlio disabile sia ricoverato in strutture, e si prevederà l’erogazione del sussidio anche qualora sia stata riconosciuta la disabilità non grave.

I Ministeri vigilanti hanno recentemente approvato il nuovo regolamento che quindi è ora vigente.

Ringrazio per l’attenzione

e invio i miei migliori Auguri per il prossimo Natale

Giuliano Arbizzani

Cesena, lì 11 dicembre 2015

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