Qualche giorno fa ci ha lasciati Michele Jamiolkowski, una delle più eminenti e carismatiche personalità dell’Ingegneria italiana di fama internazionale, uomo geniale, serio e appassionato che ha formato intere generazioni di giovani allievi ingegneri geotecnici, colui che ha tracciato il corso della storia della Geotecnica Italiana di cui è stato un decano e un autentico maestro. Il suo rigore scientifico, l’immensa capacità di analisi e di sintesi in tutti i campi di ricerca a cui si è dedicato gli hanno permesso di progettare e realizzare opere di ingegneria geotecnica di estrema complessità, quali il consolidamento delle fondazioni e la stabilizzazione della Torre di Pisa, la supervisione della progettazione geotecnica del Ponte sullo stretto di Messina, il MOSE di Venezia ed innumerevoli altri progetti. Presidente della International Society for Soil Mechanics and Geotechnical Engineering, illustre membro dell’Accademia delle Scienze di Torino e di tante altre istituzioni scientifiche internazionali. Per tutto questo, l’immensa conoscenza, la solida competenza, l’intuizione profonda e la sua instancabile opera didattico-scientifica e professionale lo rendono una figura insostituibile, lascia un vuoto incommensurabile e un grande insegnamento in eredità: quello di continuare instancabilmente nello studio e nella ricerca al fine di promuovere l’avanzamento delle conoscenze e il progredire di sempre nuove soluzioni progettuali di avanguardia. L’Ordine degli Ingegneri di Forlì-Cesena si unisce alla famiglia, con affetto, ammirazione e riconoscenza.