CNI – Report “Indagine parlamentare sugli effetti macroeconomici e di finanza pubblica derivanti dagli incentivi fiscali in materia edilizia”

Il 28 aprile u.s. il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha depositato presso la Commissione V della Camera dei Deputati una memoria dettagliata nell’ambito di un’indagine parlamentare sugli effetti dei bonus per l’edilizia.
Al seguente link https://www.cni.it/media-ing/news/240-2023/4407-centro-studi-cni-tutti-i-numeri-dei-superbonus-per-guardare-al-futuro è possibile visionare il resoconto dettagliato e approfondito degli orientamenti del Consiglio Nazionale su una materia, come quella degli incentivi fiscali per l’edilizia, divenuta decisamente complessa e nella quale il nostro settore è pienamente coinvolto.

Nel corso degli ultimi due anni e mezzo, dopo l’istituzione dei c.d. Superbonus, l’impegno del CNI è stato costante in termini di proposte di emendamento, correzione e miglioramento delle molte norme e procedure legate ai bonus potenziati. Il Consiglio è stato audito in Parlamento più volte su tale materia, dimostrando, attraverso molteplici analisi e considerazioni elaborate dal Centro Studi CNI, le potenzialità e l’importanza dei Superbonus, non nascondendo alcune criticità che il legislatore avrebbe dovuto correggere. Ulteriore lavoro di orientamento e supporto tecnico è stato svolto dal CNI nell’ambito dell’apposita commissione di monitoraggio istituita presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Oggi, anche alla luce di nuovi e più completi dati di contabilità nazionale, riteniamo che la disciplina generale dei bonus per l’edilizia, in particolare dei Superbonus, debba essere radicalmente rimodulata contemperando elementi e complessità differenti quali: l’eccesso di disavanzo pubblico generato dagli incentivi, i nuovi orientamenti dettati dalla Direttiva UE EPDB sulle c.d. case green, la necessità di attivare misure estensive per il risparmio energetico, la limitata capacità di spesa delle famiglie per affrontare interventi di ristrutturazione impegnativi, l’importanza ed il valore strategico non solo delle opere per l’efficientamento energetico degli edifici ma anche quello per la prevenzione dal rischio sismico.

Dal mese di novembre 2021 il CNI, per il tramite del proprio Centro Studi, è stato il primo ad avere elaborato un modello di stima dell’impatto economico e di finanza pubblica, perché consapevoli del fatto che se si vuole proporre alla controparte politica il miglioramento di un intervento pubblico, occorre comprenderne le dinamiche interne, avvalorando alcune ipotesi con metodi di stima. Più volte il Centro Studi si è confrontato, con le proprie analisi quantitative, con altri istituti di ricerca.

Le sfide sono molte e particolarmente complesse. Il report cerca di stimolare un dibattito interno al nostro sistema e con le istituzioni con le quali si continuerà a cercare un dialogo e a proporre linee concrete di azione.