Crollo delle pensioni

Gentile collega,

E’ arrivato il momento epocale per le nostre pensioni!

da ora in avanti non sarà più come prima

Il motivo vero per cui mi sono candidato al CND è che ho vissuto il passaggio dal 6% di contributo al 10% e poi la riforma con il progressivo passaggio ancora non completato al 14,5% senza sapere se era giusto o meno.

Dopo l’elezione ho passato il primo anno e mezzo a informare delle contingenze della cassa che spesso sfuggono e a informare i nuovi iscritti per evitare che loro, come me ai loro tempi, prendessero una di quelle salate e umilianti multe per qualche, magari involontario, ritardo.

Nel frattempo ho cercato di capire i numeri e lo stato vero della nostra cassa di previdenza privata, per capire dove stavamo andando e per dare il mio modesto contributo per governare il processo e stavo preparando una relazione perché tutti i miei iscritti avessero piena coscienza della situazione e di quello che avrei fatto negli anni.

Dall’inizio di quest’anno diversi strani articoli di giornale avevano fatto presupporre ad alcuni colleghi che il nostro tesoretto (5 mld di €) tutto sommato potesse interessare alle casse dello stato, oppure che ci fossero alcune casse private più piccole, per loro natura più disgraziate, che potessero essere salvate dall’accorpamento con la nostra.

Io dal mio canto mi apprestavo a spiegare che la recente approvazione della sostenibilità a 30 anni cioè l’equilibrio tra le entrate contributive e le uscite per le prestazioni pensionistiche della cassa per i prossimi 30 anni, ottenuto con l’innalzamento dei contributo fino al 14,5%, cominciava ad essere problematico per il perdurare della crisi che aveva ridotto il rendimento degli investimenti e dalla riduzione dei redditi dei professionisti del 15-20% negli ultimi anni; inoltre che il nostro sistema probabilmente non è il più giusto per i nostri giovani che si iscrivono ora e che non hanno nessuna certezza rispetto a quello che riceveranno alla loro pensione (purtroppo la mia bambina, per perpetrare la casta di famiglia, ha intenzione di iscriversi ad architettura l’anno prossimo).

Di fatto i giovani che si iscrivono adesso hanno da versare contributi con il sistema vigente per almeno 30 anni prima di andare in pensione ma in quel momento visto che la cassa non sarà più solvibile non riceveranno più niente; ovviamente negli anni ci saranno aggiustamenti della sostenibilità con gli innalzamenti di età, innalzamenti di contribuzioni, riduzioni di emolumenti ecc che protrarranno la sostenibilità anche per questi giovani, ma, il sistema accumula un debito latente di circa €.50.000,00 pro-capite (per ogni professionista attivo).

Da quando sono delegato ho visto una linea d’azione di Inarcassa tendente a ridurre qualunque “privilegio” acquisito negli anni e ad aumentare la sostenibilità della Cassa con provvedimenti, sempre dolorosi, che io, comunque, non nascondo la mano, ho votato favorevolmente.

La recente nomina del ministro Fornero per gli addetti ai lavori significava chiaramente l’indirizzo del governo verso il sistema contributivo (contro il nostro retributivo), l’eliminazione della pensione di anzianità e l’accorpamento delle casse di previdenza, oltre alla mancanza di simpatia verso la nostra Presidente paladina del retributivo.

Durante l’ultimo comitato dei delegati, mi ha fatto molto infuriare la bocciatura di una mozione (che io invece avevo votato) che impegnava gli uffici a simulare in breve tempo il passaggio al contributivo mostrando gli scenari le opportunità e le criticità.

Nel decreto Monti all’art.24 comma 24 è scritto: “

24. In considerazione dell’esigenza di assicurare l’equilibrio finanziario delle rispettive gestioni in conformità alle disposizioni di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, gli enti e le forme gestorie di cui ai predetti decreti adottano, nell’esercizio della loro autonomia gestionale, entro e non oltre il 31 marzo 2012, misure volte ad assicurare l’equilibrio tra entrate contributive e spesa per prestazioni pensionistiche secondo bilanci tecnici riferiti ad un arco temporale di cinquanta anni. Le delibere in materia sono sottoposte all’approvazione dei Ministeri vigilanti secondo le disposizioni di cui ai predetti decreti, che si esprime in modo definitivo entro trenta giorni dalla ricezione di tali delibere. Decorso il termine del 31 marzo 2012 senza l’adozione dei previsti provvedimenti, ovvero nel caso di parere negativo dei Ministeri vigilanti, si applicano, con decorrenza dal 1° gennaio 2012: a) le disposizioni di cui al comma 2 del presente articolo sull’applicazione del pro-rata agli iscritti alle relative gestioni; b) un contributo di solidarietà, per gli anni 2012 e 2013, a carico dei pensionati nella misura dell’1 per cento.

In buona sostanza, visto che per capire cosa fare per passare da una sostenibilità a trent’anni, appena ottenuta, ad una a cinquant’anni, ci vorrà un mese per produrre lo scenario obbligato dalla Fornero, tre o quatto mesi agli uffici per simulare le possibili alternative, sette o otto mesi per la sanguinosa battaglia tra i delegati per decidere quali parametri ottimizzare e poi ci vorranno parecchi mesi per l’approvazione da parte dei ministeri competenti, il termine di tre mesi per l’approvazione dei bilanci tecnici è una missione impossibile anche per il padreterno, meglio avrebbe fatto il Ministro Fornero a scrivere che dal primo gennaio 2012 le casse private “nella loro autonomia” passano al prorata (cioè pensione calcolata con il metodo retributivo per i versamenti effettuati fino ad ora e pensione calcolata con il metodo contributivo per i versamenti fatti da ora innanzi).

La prima riflessione è che, anche nella possibilità che tra trenta anni la nostra cassa sia in default e che quindi lo stato ci debba dare una mano, visto che ci ha resi autonomi (pensando allora di rendere privato il nostro debito previdenziale già esistente), poteva darci dei tempi d’intervento congrui, anche perché non si capisce cosa incidono nella salvezza dell’Italia oltre che dell’Europa e del mondo intero l’intervento immediato sui nostri conti che non gravano nell’immediato sullo stato e meno che mai perché se noi non siamo capaci di ubbidire istantaneamente al Ministro i nostri pensionati debbano avere come punizione un contributo di solidarietà dell’1%.

La seconda riflessione è che il passaggio al sistema contributivo (tanto versi tanto ti torna indietro) non mette in salvo da un aumento dei versamenti contributivi, anzi obbliga proprio ad aumenti contributivi per avere una pensione che permetta di sopravvivere.

Dai miei primi contatti con gli uffici Inarcassa ho appreso che in settimana ci sarà un Incontro tra le casse private (circa 30 mld di €), per decidere il da farsi, che nel frattempo, l’Ufficio Studi sta già lavorando per valutare le implicazioni per Inarcassa delle previste norme e, in una successiva circolare del Presidente Inarcassa, ho ricevuto una sorta di preallarme per una convocazione a brevissimo per discutere a Roma di un unico punto del giorno: “Sostenibilità a 50 anni”.

Di seguito due sezioni di notizie che avevo già preparato dopo l’ultimo CND, la prima di notizie sulle attività di Inarcassa la seconda con pillole tratte dal bilancio di previsione Inarcassa per inquadrare lo scenario attuale.

Prevedendo di non dovere dare nuove informazioni prima del prossimo anno

formulo a tutti gli auguri per un sereno Natale ed un Felice Anno Nuovo.

Giuliano Arbizzani

Cesena, lì 9.12.2011

 

 

ATTIVITÀ INARCASSA

RINNOVO POLIZZA SANITARIA GRANDI INTERVENTI

È stata rinnovata la polizza sanitaria “grandi interventi e grandi eventi morbosi”, quella che Inarcasa paga per ogni iscritto, con parte dei contributi porvenienti dal contributo integrativo del 4%, alla compagnia assicurativa ” Cattolica Assicurazioni”.
La procedura del rinnovo prevede che Inarcassa prepari le caratteristiche della polizza, poi bandisca una gara a carattere europeo nella quale le varie compagnie partecipano ad un’asta dichiarando il costo richiesto per ogni iscritto.
Le caratteristiche ed i costi della polizza per il 2012 sono non dissimili da quelli dell’anno in corso, suscità però apprensione il sapere che l’unico partecipante all’asta è stata la Cattolica, pertanto se il prossimo anno …

ANCORA SULLE DICHIARAZIONI ONLINE (LA FAMIGERATA DICH.)

Risolti tutti i problemi per l’intasamento alla scadenza siete ancora in tempo a fare la dichiarazione od a modificarla senza sanzioni sino al 31 dicembre (ma non riducetevi all’ultimo giorno, potrebbero nuovamente esserci problemi di intasamento anche a fine anno), l’importante è che paghiate il MAV entro la scadenza.

Chi ha effettuato la Dich. cartacea deve rifarla per via telematica (la Dich. cartacea non ha più alcun valore, anche se inviata per raccomandata) nei medesimi termini di cui sopra (31.12, non oltre).

Delle 210.000 circa Dich. previste quasi 200.000 sono le posizioni accreditate (in possesso di password, pin etc.) e poco meno di 180.000 sono le Dich. effettivamente effettuate.

Mancano circa 20.000 Dich., attenzione a coloro che sono tenuti alla Dich. anche ad importi zero! La mancata Dich. è sanzionata anche se ad importi zero!

RC PROFESSIONALE GIOVANI

Ai 450 giovani iscritti Inarcassa (35 anni non ancora compiuti) che stipulano per la prima volta la copertura assicurativa RC professionale, Inarcassa e Unipol Assicurazioni garantiscono il rinnovo per la seconda annualità senza costi, raddoppiando la durata della garanzia pagata (validità dell’iniziativa dal 18/11/2011 al 18/02/2012).  Iniziativa “Giovani” RC professionale Unipol

ACCERTAMENTO CON ADESIONE

Sono circa 18.000 le lettere individuali inviate da Inarcassa con notifiche di irregolarità (sanzioni) anche già notificate in precedenza (in sostanza tutte le pendenze anche pregresse con Inarcassa), con l’invito ad aderire all’accertamento con adesione che prevede una riduzione delle sanzioni di almeno il 30% (in alcuni casi alla prima infrazione si può arrivare alla riduzione della sanzione del 70%), solo 1.800 sono le risposte di adesione sino ad ora.

Qualora avvenga la richiesta di una prestazione previdenziale di un iscritto ad Inarcassa, per ottenerla, è necessario essere in regola con le contribuzioni, quindi, in quel caso, l’accertamento con adesione è più che mai un occasione da cogliere.

ACQUISTO BTP

Molte Casse di Previdenza (Ragionieri, Avvocati …) hanno pubblicizzato il fatto di avere acquistato dei BTP per sostenere il Paese.
Anche se non è stato adeguatamente pubblicizzato, anche Inarcassa ha acquistato €.80.000.000,00 di BTP a 15 anni e €.40.000.000,00 di BTP a 10 anni.

CARTA DEI SERVIZI

Dovrebbe terminare la sperimentazione della Carta dei servizi (per ora nota solo ai Delegati) per la quale si prevede, entro fine anno, il perfezionamento di una seconda release che, dopo un breve periodo di sperimentazione interna, verrà pubblicata.

I primi mesi del 2012 dovrebbero essere quelli in cui tale carta sarà resa nota a tutti, tramite pubblicazione sul sito.

PARCELLIZZAZIONE DELLO STATUTO

L’attuale sistema contempla tutte le norme nello Statuto, norme sia di natura statutaria, come è giusto che sia, ma anche norme di natura regolamentare.

Tale commistione provoca dei percorsi obbligati arzigogolati anche quando si debbano fare modifiche semplici, infatti la modifica dello Statuto deve essere approvata da tutti i Ministeri vigilanti.

La parcellizzazione, o se preferite la separazione in Statuto e Regolamenti, caldeggiata anche dai Ministeri, varata nel corso dell’ultimo CND, consentirà, in seguito, di semplificare il percorso delle modifiche ai regolamenti prevedendo un iter più snello (un solo Ministero vigilate, quello interessato alla modifica) mentre per le modifiche statutarie vere e proprie l’iter sarà sempre l’attuale.

All’apparenza sembra una modifica di poco conto ma in realtà si avranno benefici in termini di tempo.

FONDAZIONE DEGLI INGEGNERI E ARCHITETTI LIBERI PROFESSIONISTI

Per il sostegno alla professione nell’anno in corso è stata varata la costituzione della Fondazione degli Ingegneri e Architetti liberi professionisti, di cui il Comitato Nazionale dei Delegati ha approvato lo Statuto e sono incorso le procedure per il riconoscimento della personalità giuridica.

In proposito il presidente della Fondazione, arch. Tomasi, ha illustrato gli obiettivi della fondazione:
1. Essere un interlocutore autorevole in grado di tutelare gli interessi di categoria anche a livello istituzionale

2. Creare le condizioni per modificare percezione e immagine esterna della libero professionista

3. Fornire strumenti di analisi e informazione adeguati per la comprensione dei temi di rilievo per il libero professionista

4. Proporre attività, servizi e soluzioni utili per le diverse problematiche del libero professionista

Alcune possibili aree di studio e di intervento sono:

— Tariffe, gare e studio di nuovi tariffari professionali che garantiscano la qualità delle prestazioni;

— Evoluzione della libera professione e attività professionale svolta dai dipendenti pubblici;

— Servizi di consulenza e difesa legale;

Sarà importante che tutti sostengano tale iniziativa quali soci sostenitori, solo così con decine, meglio centinaia di migliaia di sostenitori si avrà quella forza politica necessaria al perseguimento degli obiettivi.

La questione economica al momento è secondaria in quanto l’ente è sostenuto da Inarcassa ma occorre mostrare la volontà politica dei singoli. L’arch. Tomasi ha indicato nella cifra simbolica di 12,00 euro l’anno (un euro al mese) l’importo per diventare soci sostenitori, importo che dal 2013 sarà possibile versare assieme ai contributi, previo espressione di volontà nella Dich. annuale, mentre per il 2012 sarà necessario provvedere direttamente.

Vi farò sapere le modalità per tale contribuzione quando la Fondazione, il cui sito internet è in costruzione, ce ne renderà edotti.

PROGETTO PROFESSIONI TECNICHE

Ancora per il sostegno alle professioni è il progetto Professioni tecniche, già presentato alla stampa a luglio 2011: l’obiettivo è dar vita ad un fondo che con i suoi interventi possa contribuire alla ripresa degli investimenti in infrastrutture e alla modernizzazione del paese e fornire, al tempo stesso, un sostegno al reddito dei professionisti tecnici.

ASSET ALLOCATION STRATEGICA TENDENZIALE INARCASSA

Per avere il miglior rendimento del proprio patrimonio è necessario differenziare gli investimenti e, secondo i dotti di Inarcassa, la migliore distribuzione delle percentuali di investimenti (Asset Allocation Strategica), secondo i rendimenti degli ultimi anni, è

— Immobiliare:…………………….25,0%
— Monetario:……………………….2,0%
— Obbligazionario:…………………41,5%
— Azionario:………………………20,0%
— Alternativi (società non quotate):…11,5%

QUALCHE NOTA DALLA RELAZIONE DI ACCOMPAGNO AL BILANCIO DI PREVISIONE 2012

SPERANZA DI VITA MEDIA (IN ANNI)

Di seguito la speranza di vita media con arrotondamento in eccesso (buone notizie per noi, brutte per il bilancio cassa)

Oggi uomini 79 donne 85 anni
2020 uomini 81 donne 86 anni
2030 uomini 82 donne 88 anni
2040 uomini 84 donne 89 anni
2050 uomini 85 donne 90 anni
2060 uomini 86 donne 90 anni

REDDITI IN CALO

Le dinamiche congiunte dell’importo del reddito medio (-5% rispetto al 2009) e del numero dei professionisti dichiaranti (+4% rispetto al 2009), determinano, nel 2010, una riduzione del “monte redditi” dell’1,2% (-2,8% in termini reali) e, nel 2011, dell’1,7%.

Queste riduzioni seguono quella del 2009, in cui per la prima volta nella storia della Cassa è stata registrata una riduzione del “monte reddito” e del volume d’affari complessivo di Inarcassa (rispettivamente, del -3,6% e del -4,9%, in termini nominali). La crisi dei redditi intervenuta nel periodo 2008-2011 è la crisi più grave del dopoguerra.

Sulla base delle stime per il 2010 e delle previsioni per il 2011, il reddito medio degli architetti dovrebbe essersi ridotto, in termini cumulati, del 20,9% rispetto ai livelli del 2007 (-28,5% in termini reali); quello degli ingegneri del 15,6% (-23,1% in termini reali).

In valore assoluto, i redditi medi sono scesi, rispettivamente, a 21.458 euro e 33.977 euro dai precedenti livelli del 2007 di 27.139 e 40.237 euro.

SOCIETÀ DI INGEGNERIA IN AUMENTO, ALMENO COME NUMERO

Nel 2010, il numero delle Società di Ingegneria è risultato in aumento dell’8,3% rispetto al 2009 e del 4,5% nei primi sei mesi del 2011 rispetto al 2010; il fatturato medio, diminuito del 13,5% nel 2009, è ipotizzato in ulteriore calo, dell’8,8% e del 9%, rispettivamente, nel 2010 e 2011.

RAPPORTO ISCRITTI/PENSIONATI IN CALO

Pur se con valori ancora abbastanza alti e da tassi di variazione delle prestazioni più elevati in confronto ai rispettivi tassi di crescita degli iscritti il rapporto iscritti/pensionati è in calo.

Tale tendenza è destinata ad accentuarsi nei prossimi decenni man mano che il sistema giungerà a maturazione.

Evoluzione del rapporto iscritti/pensionati:
anno 2000 rapporto 8,3
anno 2001 rapporto 8,7
anno 2002 rapporto 9,2
anno 2003 rapporto 9,6
anno 2004 rapporto 10,1
anno 2005 rapporto 10,7
anno 2006 rapporto 11,1
anno 2007 rapporto 11,3 massimo storico
anno 2008 rapporto 10,9
anno 2009 rapporto 10,1
anno 2010 rapporto 9,5
anno 2011 rapporto 8,8
anno 2012 rapporto 8,1

ONERE MEDIO, PER INARCASSA, DELLE PRESTAZIONI SUDDIVISE PER TIPOLOGIA NEL 2012 (PREVISIONE IN CIFRA TONDA)

— Vecchiaia……………………….€..30.000.000
— Anzianità……………………….€..35.000.000
— Invalidità………………………€..13.000.000
— Inabilità……………………….€..18.000.000
— Superstiti………………………€..12.000.000
— Reversibilità……………………€..15.000.000
— Pensioni da Totalizzazione………..€..10.000.000
— Pensioni Contributive…………….€…2.600.000

CONSISTENZA DEL PATRIMONIO INARCASSA (VALORE DI MERCATO IN EURO AL 31.08.2011)

totale patrimonio gestito…………€.5.544.288.148
patrimonio immobiliare……………€.1.224.155.746
patrimonio mobiliare……………..€.4.320.132.402
— monetario……………………..€…398.131.039
— obbligazionario………………..€.2.258.335.286
— azionario……………………..€.1.034.607.117
— alternativi……………………€…629.058.960

in base a stime effettuate al momento della predisposizione del bilancio di previsione, il rendimento gestionale lordo annuo dell’intero patrimonio si attesterebbe per il 2011 a 1,3%.

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