Circ. CNI n. 76 – La disciplina dell’equo compenso e gli affidamenti dei servizi di ingegneria e architettura secondo il D.Lgs. 36/2023 – Nota del Centro Studi CNI

Gentili Iscritti/e,

vi inoltriamo copia del recente documento curato dal Centro Studi del Consiglio Nazionale, riguardante La disciplina dell’equo compenso e gli affidamenti dei servizi di ingegneria e architettura secondo il D.Lgs. 36/2023”.

Nel documento, particolare attenzione è dedicata alla nozione di equo compenso e all’ambito soggettivo ed oggettivo di applicazione della Legge 21 aprile 2023 n. 49, al ruolo attribuito ai parametri ministeriali per la determinazione dell’equo compenso, alle clausole vessatorie e alla loro nullità “relativa”, al ruolo attribuito agli Ordini e ai Consigli nazionali per la tutela dei professionisti.
Uno specifico capitolo è dedicato ai rapporti tra la Legge 49/2023 e la disciplina degli affidamenti dei servizi di ingegneria e architettura ai sensi del nuovo Codice dei Contratti (D.Lgs. 36/2023). Al termine di una approfondita disamina, il documento giunge ad alcune importanti conclusioni in merito alla non ribassabilità dei compensi, alla conseguente impossibilità di utilizzare il criterio del prezzo più basso per gli affidamenti dei servizi di ingegneria e architettura, all’astratta ammissibilità dei ribassi sulle spese sia nel caso di affidamenti diretti che di quelli per i quali si ricorre al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, all’obbligo per la Stazioni appaltanti in tali casi di procedere alla verifica dei ribassi
praticati sulle spese al fine di escluderne l’incidenza negativa sull’equità del compenso.